Home

Preseleziona la ricerca

Dai Templari a San Pio su due ruote tra le strade del Gargano

Da Castel del Monte, uno dei castelli più misteriosi e ricchi di fascino, alla grande chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, questo mese vi porteremo alla scoperta delle bellezze del Gargano, in Puglia. Viaggeremo seguendo la linea della costa da sud verso nord, costeggiando il Mar Adriatico per poi addentrarci nella provincia di Foggia ed arrivare fino ai luoghi cari a San Pio, tra castelli, saline, santuari e una linea di costa ora bassa e sabbiosa ora alta e frastagliata, attraverseremo paesaggi unici per la loro bellezza, scopriremo una parte della Puglia ed avremo la possibilità anche di poter assaggiare una cucina ricca di sapori e prelibatezze. Un itinerario che vi consigliamo di percorrere in più giorni per potervi concedere tutto il tempo necessario per visitare al meglio questi luoghi.
  • Natura e Relax
  • Religiosi
  • Moto

immagine della tappa a Andria – Castel del Monte

Immagine di Andria – Castel del Monte

Punto di partenza è Castel del Monte ad Andria, uno dei castelli più spettacolari ed affascinanti non solo d’Italia, ma di tutto il vecchio continente, grazie alla sua forma e per la commistione di stili architettonici che richiamano da una parte le linee arabe e dall’altra quelle nordeuropee. Inserito dal 1996 tra i beni Patrimonio dell’Unesco, venne costruito tra il 1241 e il 1246 per volere dell’Imperatore Federico II. Il Castello si presenta in forma ottagonale con torri anch’esse ottagonali in corrispondenza degli spigoli.Castel del Monte fu una delle massime espressioni dell’idea di “arte al servizio del potere” di Federico II. La sua posizione suggerisce una relazione diretta con il sole, che lo illumina proprio per la sua particolare posizione, in tutte le ore del giorno. Le caratteristiche del castello hanno portato ad accostarne la storia a quella dell'ordine dei Templari, la cui presenza a Castel del Monte sarebbe testimoniata dalla raffigurazione del demone Baphomet sull'architrave di una sala e dai resti di un mosaico dei sigilli di Re Salomone. Il castello sarebbe dunque la testimonianza di un rapporto tra Federico II e l'ordine dei custodi del Tempio e, secondo alcuni, sarebbe stato addirittura costruito per custodire il Sacro Graal.
Il nostro itinerario prosegue ora in direzione mare e Barletta rappresenterà la seconda tappa del nostro itinerario, per raggiungerla dovrete attraversare la città di Andria, considerata la città dell’olio e denominata la città dei tre campanili, racchiude un autentico tesoro fatto di chiese, musei e monumenti disseminati tra le strade e le piazze del centro storico.

immagine della tappa b Barletta

Immagine di Barletta

Residenza di re Manfredi e teatro, nel 1503, della cosiddetta “disfida” che vide contrapposti tredici cavalieri italiani alleati alla Spagna e altrettanti francesi, e conclusasi con la vittoria degli italiani guidati da Ettore Fieramosca, Barletta conserva ancora oggi un fascino tutto particolare. Affacciata sul mar Adriatico, questa cittadina pugliese è ricca di storia e tradizioni. Attraversando il suo centro storico avrete la possibilità di ammirare degli scorci bellissimi, vi ritroverete dinanzi alla maestosità della sua Cattedrale, intitolata a Santa Maria Maggiore, un autentico trionfo di linee artistiche romaniche, gotiche e tardogotiche, con il suo campanile realizzato nel XIII secolo. Ma meritano una visita, tra l’altro, anche il suo Castello Svevo dalla cui terrazza si può godere di una magnifica vista sul porto di Barletta, la Pinacoteca Giuseppe De Nittis che custodisce la collezione più ricca e prestigiosa di opere del celebre artista che ha fortemente caratterizzato la pittura dell’800 in Europa. A 15 chilometri dal centro abitato si trova l’area archeologica di Canne, presso le sponde del fiume Ofanto. Celebre per la vittoriosa battaglia qui sostenuta da Annibale contro i Romani (216 a.C.), che in quell’occasione conobbero la più grave sconfitta militare della loro storia. Il sito è formato dalla cittadella di Canne, dal museo cannese, dal sepolcreto e da resti di età apula e romana.
Se siete pronti a risalire in sella alla vostra moto, allora puntate le ruote in direzione nord e seguendo la linea di costa raggiungiamo Margherita di Savoia.

immagine della tappa c Margherita di Savoia

Immagine di Margherita di Savoia

Immersa in un paesaggio di grande bellezza naturale, rinomata per la presenza della famose saline e di un complesso termale all’avanguardia, Margherita di Savoia vi incanterà con il suo meraviglioso litorale che si estende per circa 15 km lungo una costa sabbiosa con un fondale poco profondo. Questo territorio, chiamato Saline di Barletta, assunse la denominazione attuale per omaggiare la regina d’Italia. La storia di questa cittadina è collegata alle Saline e al loro utilizzo conosciuto fin dal III secolo a.C. con i romani che ne sfruttarono la ricchezza economica attraverso l’antica Via Salaria. Se il tempo vi assiste, non dimenticatevi di portare con voi un costume, potrete magari approfittare per fare una bella nuotata o per trascorrere qualche ora di relax presso le terme.

immagine della tappa d Manfredonia

Immagine di Manfredonia

Proseguendo lungo la linea di costa, risaliamo verso Manfredonia, nuova tappa del nostro itinerario alla scoperta del Gargano. Bellissima città situata sulla costa pugliese è caratterizzata dall’omonimo golfo.
Il territorio di Manfredonia, erede dell’antica Siponto, abitato già in epoca neolitica, è ricco di reperti storici e archeologici. Sono state ritrovate antiche abitazioni e muri in pietra, manufatti in bronzo e in ferro e un’immensa necropoli, segno indelebile di conquiste romane, bizantine e longobarde. Ma Manfredonia conserva anche monumenti e luoghi di culto risalenti ad epoche diverse, come il Castello Svevo-Angioino, la Cattedrale di Manfredonia costruita intorno al 1270, la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto del 1117, l’Abbazia di San Leonardo del XII secolo e il Porto, centro economico di rilievo nazionale.

immagine della tappa e Mattinata

Immagine di Mattinata

E’ ritornato il momento di risalire in moto. Tenendo il mare sulla nostra destra, imbocchiamo la SS89 che ci porterà fino a Mattinata, un piccolo centro in provincia di Foggia adagiato tra le colline e il mare, e dove ci sono ben 61 specie di orchidee. Questa cittadina ci riserva, anche in questo caso, un territorio ricco di storia: non può mancare una visita al Monte Saraceno, con la sua necropoli che conta più di 500 tombe e che testimoniano la presenza della civiltà dei Dauni. Dal Monte, dal quale si può godere di una suggestiva vista, si può ritornare verso il mare dove a pochi passi sorgono i resti della Villa Romana in zona Agnuli. I resti archeologici si trovano all'imbocco del porticciolo, dove sono stati rinvenuti i resti di frantoi per la produzione di olio, risalenti al I-V secolo d.C.

immagine della tappa f Vieste

Immagine di Vieste

Se avete voglia di mettere alla prova la vostra bravura in curve e tornanti, allora il tratto di strada che separa la cittadina di Mattinata da Vieste, prossima tappa del nostro itinerario, è quello che fa per voi. All’interno del territorio del Parco Nazionale del Gargano, immersi nella natura potrete percorrere le strade provinciali 53 e 54 e raggiungere la cittadina celebre per i suoi trabucchi, per la bellezza della sua costa, ma anche per un notevole patrimonio storico artistico. Una visita a Vieste non può prescindere da una visita al suo centro storico che annovera il Castello e la Concattedrale, sede vescovile tra il 993 e il 1817, entrambi voluti da Federico II di Svevia. Di particolare interesse sono le grotte marine, scavate dal mare sulla roccia garganica. Simbolo di Vieste è il Pizzomunno, un monolite alto circa 25 metri localizzato sulla spiaggia del Castello, sulla cui origine sono nate suggestive leggende. Da non perdere anche una visita al Trabucco di Baia San Lorenzo, uno degli esemplari meglio conservati di questa antica macchina da pesca, tutelata come patrimonio monumentale dal Parco Nazionale del Gargano.

immagine della tappa g Peschici

Immagine di Peschici

Proseguendo lungo la strada provinciale 52 possiamo raggiungere Peschici, una delle mete turistiche più conosciute del Gargano.  La bellezza delle sue spiagge la rendono una delle località maggiormente frequentate, ma attraversando il suo territorio potrete anche ammirare le torri di avvistamento cinquecentesche costruite per difendere la città dai pirati, i Trabucchi, e il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Loreto, eretto per devozione da alcuni pescatori, dopo essersi salvati durante una disastrosa tempesta.

immagine della tappa h San Nicandro Garganico

Immagine di San Nicandro Garganico

Per raggiungere San Nicandro Garganico, proseguite in direzione Lido del Sole potrete avere così la possibilità di attraversare quella sottilissima linea di terra che divide il mare Adriatico dal Lago di Varano e raggiungere Torre Mileto, antica torre di avvistamento che sorge su una piccola penisola, è il punto della terraferma più vicino alle Isole Tremiti. Lasciate poi la costa alle vostre spalle e dirigetevi verso il centro storico di questa cittadina, posto in una delle zone più alte del paese, dove si eleva l’imponente Castello normanno-aragonese, tra i più belli e meglio conservati in Puglia. Nel  XVI secolo, si decise di costruire un palazzetto di pertinenza, Palazzo Fioritto, oggi sede dell’importante Museo Storico Etnografico della Civiltà Contadina e della Biblioteca Comunale intitolata ad Alfredo Petrucci. Da visitare anche la Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria del Borgo, si presenta con una facciata costituita da blocchi di pietra squadrati sormontata da un campanile a torre quadrata, in continuità con lo stile austero dell’edificio. Tra i tanti luoghi di interesse naturalistico, itinerari portano alla scoperta di meravigliose cavità rocciose, come la Grotta dell’Angelo e le doline sparse sul territorio tra le quali la più importante è la Dolina Pozzatina, un grande anfiteatro naturale.

immagine della tappa i San Marco in Lamis

Immagine di San Marco in Lamis

Il Gargano non è solo mare, sole e natura. E’ anche ricerca spirituale, grazie alla presenza di importanti e antichi santuari cristiani, echi di un tempo in cui questa zona protesa sul mare doveva confrontarsi con minacce e invasioni dall’Oriente.
San Marco in Lamis, penultima tappa del nostro itinerario, era un punto di passaggio obbligato dei pellegrini longobardi, che si recavano al Santuario di San Michele Arcangelo a Monte S. Angelo. La sua storia è intimamente intrecciata con quella dei due Santuari che sorgono al difuori della città, il Convento di San Matteo e l’Oasi di Santa Maria di Stignano, entrambi ubicati lungo la Via Francigena. Il Convento, che a prima vista può essere scambiato per un'antica fortezza, in realtà è un monastero di frati cappuccini risalente al IX-X secolo da sempre a protezione degli abitanti del luogo, grazie alla sua posizione inespugnabile, arroccata su un colle; il secondo venne fondato nel XIII secolo, quando, secondo la leggenda, San Francesco vi fece tappa sul cammino di avvicinamento alla Grotta dell'Arcangelo Michele.
Ma il Gargano è anche sinonimo di buona cucina. Nonostante la vicinanza del mare la cucina tipica è tradizionalmente contadina, composta prevalentemente da ricette semplici e deliziose. I piatti del Gargano raccontano storie antiche, ricette uniche preparate con cura e dedizione, arrivate intatte fino ai giorni nostri. Elemento principe è senz’altro l’olio di oliva. La tavola garganica è ricca di sfiziosi antipasti e contorni: dai pomodori secchi ai carciofini, dai funghi ai lampascioni, senza dimenticare le melanzane sott’olio. Non possono mancare le famose orecchiette da gustare alle cime di rapa o con sugo di pomodoro e formaggio di pecora, ed i secondi a base di carne e di pesce. Variegata è anche la produzione di vini. Sapori e tradizioni della cucina locale che potrete rintracciare nei ristoranti del luogo.

immagine della tappa j San Giovanni Rotondo

Immagine di San Giovanni Rotondo

Ultima tappa del nostro lungo itinerario alla scoperta del Gargano è San Giovanni Rotondo, cittadina conosciuta soprattutto per i luoghi legati a San Pio da Pietrelcina. Visitare San Giovanni Rotondo significa ripercorrere i luoghi sacri di Padre Pio, come il Complesso di Santa Maria delle Grazie, con la cella dove il Santo ha vissuto e pregato, e la Chiesa di San Pio, dove ora riposano le sue spoglie, grandiosa opera d’arte del famoso architetto Renzo Piano. Da qui potrete anche addentrarvi nel Parco Nazionale del Gargano per scoprire la bellezza naturalistica della Foresta Umbra. Se avete ancora voglia di guidare potrete allungare il nostro itinerario per raggiungere Monte Sant’Angelo.

Lascia un commento